BUDAPEST–CITTÀ DEL VATICANO 2024

“La Collectanea Vaticana Hungariae – superando il predecessore di epoca positivista (Monumenta Vaticana Hungariae) – pubblica monografie, studi, regesti e pubblicazioni di fonti complete, repertori e bibliografie rilevanti per il tema della ricerca storica ungherese in Vaticano, senza ulteriori divisioni interne di genere”. Questa semplice descrizione può essere trovata sulla pagina ad Open Access della serie CVH. L’accento è posto sull’elaborazione e l’esplorazione dei documenti vaticani da un punto di vista storico. Il censimento e l’inventariazione del materiale vaticano è un’attività complementare del Gruppo di Ricerca Fraknói. Non è da ultimo porre l’accento sul fatto che il lavoro archivistico apre nuove prospettive nel campo di un’ampia e sostanziale cooperazione scientifica internazionale a Roma.

CVH volume I/23, pubblicato ora, è il primo dei due decenni di esistenza della collana, con l’impronta del luogo di pubblicazione Budapest-Città del Vaticano (non Budapest-Roma) e co-pubblicato con Archivio Apostolico Vaticano (Collectanea Archivi Vaticani 128). Titolo: L’Archivio della Nunziatura Apostolica in Ungheria (1920-1939).

Senza sottovalutare i risultati dell’inventario in lingua ungherese (CVH I/14) pubblicato nel 2016 – per questo motivo è stato inserito l’attuale frontespizio – è importante sottolineare che il presente lavoro in lingua italiana non è sostanzialmente la sua versione 2.0. Si tratta di un lavoro molto più esteso che segue in tutto e per tutto il metodo usato nei volumi degli inventari vaticani (ad esempio, le nunziature: CAV 42, 64, 82, 97, 112, 124, 125). In tutti i casi, fornisce indicazioni precise con il numero di folio e la data dei documenti. La curatrice del volume, Katalin Nagy, ha eseguito il controllo di tutti i documenti e ha steso il testo dell’inventario, sotto il coordinamento attivo di Péter Tusor, all’interno dei progetti del dipartimento Hungarica dell’Istituto Gyula Moravcsik. Il volume composto di 438 pagine pubblicato in Vaticano è un orgoglio di questo nuovo istituto quanto dell’Istituto di Ricerca Fraknói (Università Cattolica Péter Pázmány di Budapest). È un particolare piacere che questa sostanziale collaborazione con il più importante deposito della scienza storica universale, e anche con uno dei più significativi laboratori scientifici della Sede Apostolica, si sia realizzata proprio nell’anno del centenario di Vilmos Fraknói (1843–1924), vescovo, storico e segretario generale dell’Accademia Ungherese delle Scienze.

Breve descrizione e disponibilità online di CVH I/23 (= CAV 128): link